L’inizio dell’anno è spesso un buon momento per formulare buoni propositi e anche io, nel mio piccolo, non posso certo tirarmi indietro. Oggi vorrei quindi proporvi due azioni abbastanza semplici e a prova di pigro con cui potremmo provare a ridurre il nostro impatto ambientale nell’anno appena iniziato.
Le riflessioni che troverete in questo articolo sono basate sulla mia esperienza negli ultimi quattro mesi e su qualche “conto della serva”, utile per avere un’idea approssimativa delle grandezze in gioco.
Il piano d’attacco: fazzoletti e tovaglioli usa e getta? No grazie!
La mia proposta per un 2019 più verde da subito è di eliminare, o almeno ridurre il più possibile, l’uso di fazzoletti da naso e tovaglioli usa e getta.
So che questi prodotti sono molto comodi e ci evitano la perdita di tempo del lavaggio, ma se ci pensate lucidamente non vi sembra un po’ assurdo che un quadrato di carta di circa 20 cm di lato venga prodotto soltanto perchè noi ci soffiamo il naso una o due volte, o ci puliamo le labbra durante un pasto? Quel quadratino apparentemente inoffensivo viene prodotto da alberi o carta straccia, portato nel luogo di confezionamento, impacchettato nella plastica, portato nei supermercati, portato a casa nostra, e quindi di nuovo, insieme al suo imballaggio di plastica, trasportato da casa nostra in forma di rifiuto, si spera riciclabile… tutto per risparmiarci la fatica di lavare in lavatrice un misero quadratino di stoffa.
Ne vale davvero la pena? In fin dei conti fino a 15-20 anni fa riuscivamo a sopravvivere senza usa e getta, e molti di noi lo fanno ancora… perchè non provare? Perchè non limitare l’uso di prodotti di carta a casi particolari, come viaggi all’avventura o feste con molti invitati? Questo sarebbe già un passo importante!
Pro e contro dei prodotti di stoffa nel nostro quotidiano
Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di sostituire fazzoletti e tovaglioli usa e getta con i corrispettivi di stoffa?
A settembre 2018, approfittando del clima frizzantino di ripresa dopo la pausa estiva, ho riordinato la sezione “tovaglie e tovaglioli” dell’armadio in modo da avere tutto a portata di mano, e ho riesumato dagli armadi di famiglia un corposo stock di fazzoletti di stoffa. Nella mia esperienza di circa quattro mesi ho ricavato le impressioni che seguono.
Vantaggi di fazzoletti e tovaglioli di stoffa:
- Sono indubbiamente più carini: si possono abbinare alla tovaglia, allo stile della tavola o al portatovaglioli, si possono cambiare a seconda del nostro umore del giorno… e sono anche un’idea regalo simpatica per eventuali amici ecologisti e non,
- Sono più robusti, non si sbriciolano in mille pezzettini e non rischiano di lasciare orridi brandelli sulla nostra faccia dopo l’uso,
- Sono più morbidi, spesso anche rispetto a opzioni di lusso come i fazzoletti vellutati per nasi sensibili o i tovaglioli di simil-tessuto,
- Non richiedono una lavatrice in più, o almeno, nella mia esperienza il volume di bucato aggiuntivo è stato minimo, per cui ho semplicemente aggiunto fazzoletti e tovaglioli a una lavatrice che avrei comunque fatto partire,
- Sempre a proposito di lavatrice, i fazzoletti di stoffa non si sbriciolano nelle tasche dei pantaloni se ve li dimenticate lì quando fate partire il lavaggio… 😉
- Non si rischia di rimanere senza: se ne avete un numero sufficiente, direi almeno una decina di fazzoletti e due-tre tovaglioli per persona, fate sicuramente in tempo a lavarli e farli asciugare prima di terminare la scorta. Con l’usa e getta, invece, dovete necessariamente tornare al supermercato.
Svantaggi di fazzoletti e tovaglioli di stoffa:
- Vanno lavati: indubbiamente bisogna aver voglia di metterli in lavatrice, stenderli, ripiegarli ed eventualmente stirarli una volta asciutti, e infine riporli nell’armadio,
- Nel caso dei tovaglioli, può inoltre succedere che prima del lavaggio vadano smacchiati, per esempio se ci sono macchie resistenti come frutti rossi, caffè, vino o aceto balsamico,
- Nel caso dei fazzoletti, è più complicato prestarli a eventuali amici in difficoltà, ed è impossibile usarli come carta igienica in caso di emergenza,
- Guardando agli aspetti puramente economici, mi dispiace ammettere che l’uso di fazzoletti e tovaglioli di stoffa rispetto agli analoghi prodotti di carta porta un risparmio modesto e soltanto se avete già fazzoletti e tovaglioli di stoffa a casa. Immaginando di usare, in media, un fazzoletto di carta ogni tre giorni e un tovagliolo di carta per ciascuno dei tre pasti principali, la spesa in un anno per persona è di circa 2.5 euro per i fazzoletti e 32.8 euro per i tovaglioli [1]. L’investimento nell’acquisto di fazzoletti e tovaglioli di stoffa richiederebbe quindi due o tre anni almeno per essere ripagato, senza contare il valore del tempo usato per il lavaggio.
E i vantaggi per l’ambiente?
Effettivamente il fatto che l’uso di prodotti di stoffa non porti un vantaggio economico tangibile può risultare poco incoraggiante, specialmente se siete, comprensibilmente, più attenti agli aspetti pratici che a quelli estetici.
Proviamo però a fare qualche conto anche dell’impatto ambientale, se non altro per quanto riguarda il risparmio di carta.
Prendiamo ad esempio una persona che usa, in media, un fazzoletto di carta ogni tre giorni e un tovagliolo di carta diverso per ciascun pasto principale, cioè colazione, pranzo e cena. Immaginiamo che sia i fazzoletti, sia i tovaglioli misurino circa 20 * 20 cm. Se questa ipotetica persona sostituisse sempre i fazzoletti di carta con fazzoletti di stoffa e usasse tovaglioli di stoffa per due pasti su tre – il pranzo in ufficio o la cena fuori nel weekend glieli possiamo concedere, non credete? – in un anno il risparmio di carta usa e getta sarebbe di circa 34 metri quadrati, quanto la superficie di un piccolo bilocale.
Vi sembra poco? Proviamo a portare questo esempio sulla scala di una piccola città, come abbiamo fatto qualche settimana fa.
La cittadina svizzera in cui vivo conta circa 64’000 abitanti. Proviamo a immaginare che siano tutti come la nostra persona ipotetica: se tutti usassero fazzoletti di stoffa e tovaglioli di stoffa in due pasti su tre, avremmo in un anno un risparmio di circa 2.2 km quadrati di carta, pari a circa 300 campi da calcio.
Durante le vacanze di Natale la città di Roma è stata di nuovo colpita dall’accumulo di rifiuti nelle strade, rapidamente e faticosamente smaltiti pochi minuti prima della riapertura delle scuole questa mattina. Se replichiamo il calcolo per i quasi 2,9 milioni di abitanti della capitale italiana, in un anno abbiamo un potenziale risparmio di carta di 97.4 km quadrati, pari a circa 13’250 campi da calcio. Nelle due settimane circa delle vacanze di Natale, gli abitanti di Roma avrebbero potuto risparmiare più di 500 campi da calcio di carta usa e getta.
E’ vero, la carta è sottile e pesa poco… ma siamo ancora sicuri che non ne valga la pena? 🙂
[1] Questa stima è effettuata usando il prezzo mediano dei fazzoletti di carta e dei tovaglioli offerti in vendita sul portale on-line del supermercato italiano Esselunga nel giorno 6 gennaio 2019.